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Test di valutazione della competenza emotiva e sociale

Come valutare lo sviluppo della competenza socio-emotiva nell’infanzia e nell’età adulta?

Sebbene siano strettamente correlate, competenza emotiva e competenza sociale sono costrutti psicologici distinti. La competenza emotiva è l’insieme delle abilità che ci consentono di:

  • esprimere le emozioni in modo efficace e socialmente appropriato,
  • comprendere ed essere consapevoli delle emozioni proprie e degli altri,
  • gestire le emozioni senza esserne sopraffatti e auto-regolarsi base al contesto nel quale ci si trova.

Lo sviluppo della competenza emotiva è quindi possibile solo grazie all’interazione con gli altri. Lo sviluppo della competenza sociale, infatti, va di pari passo con lo sviluppo della competenza emotiva.

Questa serie di capacità si forma a partire dall’infanzia e si struttura con l’età evolutiva e, una volta formata, si mantiene anche durante l’età adulta. Grazie alla competenza sociale siamo capaci di costruire e gestire le relazioni, favorire scambi comunicativi costruttivi e attivare dinamiche di problem-solving.

L’identificazione precoce di deficit di sviluppo e di funzionamento dellecompetenze socio-emotive consente di attivare interventi di alfabetizzazione emozionale e di educazione emotiva.

I test psicologici di valutazione delle competenze emotive e sociali sono indispensabili in casi di: bullismo, gestione della rabbia e dello stress, valutazione dell’intelligenza emotiva, analisi di dinamiche genitoriali e familiari.


Come si sviluppa la competenza emotiva?

Susan A. Denham ha definito la competenza emotiva come composta da tre elementi interconnessi:

  • l’espressione delle emozioni che si provano
  • la comprensione delle emozioni proprie e altrui
  • la regolazione delle emozioni in base al contesto nel quale ci si trova.


Lo sviluppo della competenza emotiva presuppone l’acquisizione di un insieme di abilità pratiche in tutte queste aree di relazione con sé stessi e con le altre persone. Questa definizione rimarca la natura sociale delle emozioni e fa emergere un aspetto fondamentale dello sviluppo di una buona competenza emotiva: la consapevolezza.

Gli esseri umani nascono come esseri emotivi. La sede delle emozioni è il cervello limbico, che si trova al confine (nel limbo, appunto) tra cervello e tronco encefalico (Paul D. Maclean). Però, il bagaglio emozionale di cui siamo provvisti fin dalla nascita è destinato a rimanere grezzo, se non si sviluppa la consapevolezza delle emozioni. Solo grazie all’auto-consapevolezza le persone imparano a provare empatia, relazionarsi con gli altri, instaurare rapporti interpersonali funzionali e positivi.


Come si sviluppa la competenza emotiva?

La famiglia svolge un ruolo centrale nello sviluppo della competenza emotiva. Siamo biologicamente programmati per provare ed esprimere le emozioni. Esiste però una moltitudine di fattori che condizionano lo sviluppo dell’abilità di provare, esprimere, riconoscere e gestire le emozioni.

Un aspetto comune a tutte le teorie sul funzionamento delle emozioni riguarda l’idea che queste si modifichino ed evolvano con l’età. Quando si è piccoli si passa dai primi sorrisi sociali a emozioni sempre più complesse e si impara a reagire agli stati emotivi, in base alle reazioni osservate nelle altre persone. Se il riconoscimento delle emozioni è un processo precoce, non lo è altrettanto la comprensione del loro significato.

Per compiere questo sviluppo è necessario uno sviluppo ulteriore di competenze cognitive e sociali. L’interazione sociale è sempre occasione di apprendimento emotivo, perché dà la possibilità di sperimentare un ventaglio più ampio di emozioni.


Come si misura la competenza emotiva?

L’idea che si possa misurare il funzionamento socio-emotivo è relativamente recente. Solo negli anni ‘80 si è iniziato a riferirsi allo sviluppo emotivo con il termine di competenza emotiva. Questo perché misurare le emozioni è compito decisamente più complesso rispetto alla misurazione dell’intelligenza e delle capacità cognitive.

Le teorie cognitive vedono l’emozione come un fenomeno processuale, in cui le abilità cognitive svolgono un ruolo centrale. Le emozioni, però, sono soprattutto un fenomeno sociale, legato all’interazione e all’ambiente, per questo la loro interpretazione dipende sempre dal contesto nel quale vengono espresse.

I test che misurano la competenza emotiva e sociale indagano solitamente aree specifiche, perché non sarebbe possibile valutare in modo esaustivo tutte le componenti delle espressioni emotive.