Il bambino piccolo non possiede competenze metacognitive, ha una scarsa consapevolezza della possibilità che il messaggio possa risultare poco comprensibile e confusivo, e non mostra interesse per capirlo meglio. Dinanzi al messaggio ambiguo assume un atteggiamento passivo, senza prevederne alcuna modifica, né avverte la necessità di un’azione volta a migliorare la sua comprensione. Questa modalità, tipica e prevalente dei bambini piccoli, li porta a sentirsi deresponsabilizzati verso i loro insuccessi: non chiedono chiarimenti, non ambiscono a possibili soluzioni, modifiche e cambiamenti. Sostanzialmente ritengono accettabile non capire senza dar luogo a opportuni correttivi; ciò induce a considerare che le strategie metacognitive non sarebbero ancora disponibili. Quando il bambino diverrebbe in grado di porsi in modo critico dinanzi all’informazione?