Addio ad Albert Bandura: lo psicologo dell’Apprendimento sociale che ci ha insegnato a educare con l’esempio.
Molto di ciò che impariamo è attraverso il potere del modello sociale – Albert Bandura
Nel parco giochi di un piccolo paese della Toscana, qualche giorno fa, si teneva questa conversazione tra una madre e suo figlio (avrà avuto circa 8 anni):
“Ehi, non fare questo gioco. Tu sei grande e ti diverti molto; la tua sorellina, vedendoti, farà quello che fai tu ma per lei è un po’ troppo difficile; ti imita sai? Proviamo a mostrargli un gioco diverso da fare tutti insieme?”.
Una conversazione come tante, ma che è tornata subito alla mente dopo aver appreso la notizia della morte dello psicologo canadese Albert Bandura, uno dei pilastri della psicologia del ‘900, che ci ha lasciati all’età di 95 anni. A lui dobbiamo molto: Bandura è infatti il padre della teoria dell’apprendimento sociale, che spiega l’esistenza di un apprendimento per osservazione, imitazione e modellamento.
È suo anche lo studio del concetto di autoefficacia, che dimostra come le credenze personali circa le proprie capacità siano uno dei fattori più importanti nel determinare la probabilità di successi o insuccessi (teoria che è stata poi ampiamente applicata in molte aree, tra cui quella educativa, quella sanitaria e nei contesti di intervento contro la dipendenza da sostanze). La sua teoria cognitivo-sociale del funzionamento umano ha enfatizzato la capacità delle persone di essere autoriflessive e di agire.
Le opere di Albert Bandura hanno contribuito alla comprensione della formazione della personalità, della cognizione, della moralità, oltre che al trattamento specifico di alcuni disturbi, come le fobie.
Chi era lo psicologo Albert Bandura?
Uno studio pubblicato nel 2002 sul Review of General Psychology ha stilato la classifica degli psicologi più influenti del 20esimo secolo: noti pensatori che hanno giocato un ruolo importante nella storia della psicologia contribuendo alla comprensione del comportamento umano e influenzando non soltanto il mondo della scienza psicologica ma la cultura tutta.
Tre i fattori alla base:
- la frequenza delle citazioni,
- le citazioni introduttive dei libri di testo
- le risposte a un sondaggio di 1.725 membri dell'American Psychological Association.
In questa lista Albert Bandura è al quarto posto, fuori dal podio di un solo gradino dopo nomi della levatura di (nell’ordine) Burrhus Skinner, Jean Piaget e Sigmund Freud.
La teoria di Albert Bandura è stata fondamentale nell’evoluzione storica del pensiero psicologico, a partire dalla prospettiva comportamentista, per arrivare alla rivoluzione cognitivista. Una rivoluzione iniziata negli anni '60, che ha spostato l’attenzione sull’interazione dinamica persona-ambiente, guidata da aspettative, scopi e autoregolazione delle persone.
L’esperimento della Bambola Bobo e la Teoria dell’Apprendimento sociale
Una delle serie di esperimenti più nota della storia della psicologia e conosciuta collettivamente come l'esperimento della bambola Bobo – è stata condotta da Bandura e colleghi a Stanford a partire dai primi anni ’60.
Nel primo studio, alcuni bambini in età prescolare venivano condotti in una stanza in cui si trovava una bambola. Poco dopo arrivava un adulto che, senza alcuna spiegazione o commento, mostrava aggressività fisica e verbale nei confronti del pupazzo, sferrando pugni, calci, colpendolo sulla testa e lanciandolo in giro per la stanza.
Ogni bambino veniva poi accompagnato in un’altra stanza dove trovava molti giochi da utilizzare, tra cui una bambola uguale alla precedente. Bandura osservò che i bambini che avevano osservato l’adulto colpire aggressivamente la bambola, la colpivano a loro volta, imitando alla lettera le azioni osservate.
Viceversa, i bambini che avevano osservato un adulto che interagiva pacificamente con la bambola, o a cui non veniva mostrato alcun modello, erano significativamente meno aggressivi. Studi successivi hanno confermato queste conclusioni, evidenziando che anche la visione di un filmato di un adulto che agisce in modo aggressivo potrebbe produrre risultati simili.
I risultati degli esperimenti con la bambola Bobo sfidavano un principio fondamentale del comportamentismo classico, secondo cui un comportamento premiato si mantiene e si manifesta con maggiore probabilità, mentre un comportamento punito diminuisce in frequenza fino a scomparire.
Albert Bandura dimostrava efficacemente che l’osservazione del comportamento è centrale nello sviluppo della personalità ed ha un ruolo chiave nell’apprendimento: la Teoria del modellamento (modeling) spiega come il comportamento di una persona possa diventare “modello” e influenzare il comportamento di chi lo osserva.
Il modellamento sta alla base della Teoria dell’Apprendimento sociale di Bandura, che ha spiegato per la prima volta ciò che genitori e insegnanti avevano ogni giorno sotto gli occhi: i bambini imparano anche osservando il comportamento degli altri.
Bandura e Autoefficacia: lo psicologo che ci ha insegnato a credere in noi stessi
Self-belief does not necessarily ensure success, but self-disbelief assuredly spawns failure. – Albert Bandura
A partire dalla Teoria dell’Apprendimento sociale Bandura isola e definisce il costrutto di autoefficacia, coniugando i principi della tradizione comportamentista con quelli di derivazione cognitivista.
Il concetto di autoefficacia si esplica nella risposta a queste domande:
- quando affronti una sfida senti di poterti rialzare e raggiungere il tuo obiettivo o ti arrendi?
- Il tuo dialogo interno è del tipo "penso di potercela fare!” o dubiti delle tue capacità di superare le difficoltà che la vita ti pone di fronte?
Secondo lo psicologo Albert Bandura, l'autoefficacia è la convinzione di una persona nella sua capacità di avere successo in una particolare situazione e la capacità di organizzare una serie di azioni che portino verso un risultato di successo. L’autoefficacia è il prodotto di un sistema che guida e dirige il comportamento, orienta il sistema persona-ambiente e pone le condizioni per lo sviluppo di nuove capacità.
A una bassa credenza di autoefficacia corrispondono spesso comportamenti di evitamento, scarse prestazioni o insuccessi, viceversa in caso di alto senso di autoefficacia aumentano le possibilità di ottenere buoni risultati.
L’articolo di Bandura "Self-Efficacy: Toward a Unifying Theory of Behavioral Change" venne pubblicato per la prima volta nel 1977. Da quel momento l'argomento dell’autoefficacia è diventato uno dei più studiati in psicologia e ha posto le basi per i concetti di crescita personale e self-help e ha avuto un impatto a 360 gradi su stati psicologici, comportamento e motivazione.
Articolo scritto da Chiara Busdraghi