Questo volume illustra come lavorare in area clinica utilizzando un impianto teorico fenomenologico-esistenziale. L’autore, indicando nel dialogo tra sé e sé e tra sé e l’altro il centro di qualsiasi processo di cambiamento, offre chiare indicazioni operative attraverso la trascrizione di sedute commentate e collegate, di volta in volta, al presupposto teorico di riferimento.
La psicoterapia è relazione d’aiuto e nell’orientamento fenomenologico-esistenziale tale relazione consiste nell’«aiutare la persona ad aiutare se stessa» nella gestione del conflitto interno, perché possa trovare il modo di trasformare le esperienze frustranti in altre più soddisfacenti.
In questo orientamento il terapeuta non lavora con le interpretazioni, cioè con un modello conoscitivo soggetto-oggetto che reifica il mondo dell’esperienza, ma co-costruisce con il paziente progetti di cambiamento rivolti a un futuro in qualche modo infinito e sensato, di buona qualità sul piano etico ed estetico.
Ciò che si può creare con i comportamenti umani è infinito, e con i medesimi comportamenti si possono creare infinite storie. Questo affranca l’essere umano dal destino: «Non importa quel che si ha, importa cosa si fa con quello che ci è toccato».