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Test di valutazione dello sviluppo psicomotorio

I migliori test psicologici per valutare e diagnosticare i disturbi psicomotori in età evolutiva e adulta

Lo sviluppo psicomotorio è un processo fondamentale della crescita che permette di acquisire abilità di tipo posturale, motorio, cognitivo e relazionale. Il percorso di maturazione delle competenze psicomotorie può variare nei tempi e nelle modalità da persona a persona. Esistono, però, delle tappe di sviluppo psicomotorio comuni, che ci aiutano a cogliere e individuare in modo precoce eventuali disturbi o deficit del funzionamento psicomotorio generale.

Scopri la selezione di test psicometrici pensati per la valutazione dello sviluppo psicomotorio in età evolutiva e del funzionamento psicomotorio in età adulta.


Quali sono le tappe dello sviluppo psicomotorio?

Le tappe dello sviluppo psicomotorio sono dettate in primo luogo dal percorso di sviluppo del sistema nervoso centrale, cioè il cervello. Le abilità psicomotorie iniziano a svilupparsi fin dai primi istanti di vita e seguono un percorso cronologico che porta alla maturazione di competenze motorie, cognitive, relazionali ed emotive.

Il periodo centrale per lo sviluppo di queste abilità va dalla nascita ai 3 anni di vita. In questo periodo si acquisiscono aspetti fondamentali del funzionamento psicomotorio, come: il mantenimento della posizione eretta, la deambulazione autonoma (camminare), lo sviluppo delle abilità visive, l’interazione con oggetti e persone, il linguaggio non verbale e quello verbale, fino alle abilità di socializzazione.

Sebbene la sequenza delle tappe sia universalmente analoga, resta comunque flessibile. C’è chi anticipa le tappe e chi le posticipa, ma può anche accadere che alcune tappe vengano saltate. Un esempio classico è il gattonamento. Non è raro che bambini e bambine inizino a gattonare in ritardo rispetto allo schema di sviluppo,oppure che saltino questa fase per iniziare subito a camminare. Le tappe dello sviluppo psicomotorio si suddividono in diverse aree funzionali:

  • Abilità grosso motorie (motricità grossolana) includono due capacità motorie indispensabili: la coordinazione e la propriocezione. Grazie alle abilità grosso motorie si riesce a controllare i muscoli del corpo per spostarsi e muovere gli oggetti. Questa capacità permette di: mantenere la posizione seduta, gattonare, alzarsi, camminare, ma anche afferrare, spostare e lanciare oggetti.
  • Abilità fino motorie (motricità fine) includono la capacità di controllare e coordinare i muscoli delle mani e dei piedi. Grazie a questa abilità si riesce a colorare, disegnare e scrivere, ma anche giocare con le costruzioni, fare puzzle, allacciarsi le scarpe e mangiare.
  • Abilità cognitive: lo sviluppo dell’intelligenza avviene per stadi come conseguenza dell’adattamento della persona all’ambiente (Piaget). Secondo questa teoria, sono 4 le fasi di sviluppo delle capacità cognitive: periodo dell’intelligenza senso-motoria (0-2 anni), periodo pre-operatorio (2-6 anni), periodo delle operazioni concrete (7-12 anni) e periodo delle operazioni formali (12+ anni).
  • Abilità di linguaggio: lo sviluppo del linguaggio passa da vari stadi: stadio pre-verbale (fino a circa 10 mesi di età) in cui si impara a sorridere, riconoscere la voce, emettere suoni sillabici (lallazione) e vocalizzare. Lo sviluppo si caratterizza poi per la comparsa delle prime parole (1 anno), ripetizione delle parole (15-20 mesi); composizione delle prime frasi semplici (2 anni) strutturazione di frasi complete e inizio dello stadio grammaticale.
  • Abilità di socializzazione è uno dei processi fondamentali per lo sviluppo e la formazione della personalità ed è determinato dall’interazione tra persona e ambiente