Bullismo e Cyberbullismo non sono lo stesso fenomeno. Tra i due esiste una differenza fondamentale: il Web.Bullo e la vittima si trovano inconsapevolmente assorbiti in un meccanismo di deformazione e amplificazione. Il Web manipola l’accaduto, facendolo divenire incontrollabile e spropositato rispetto alle intenzioni.
Se il device da una parte scherma e protegge, dall’altra impedisce l’acquisizione di quelle funzioni che sono alla base dei processi di regolazione sociale. Gli adolescenti iperconnessi sono di conseguenza sempre più soli, ansiosi e impreparati ad affrontare le sfide della vita.
A partire dal Cyberbullismo, soprattutto in questo momento storico, il professionista si trova a doversi confrontare con una configurazione clinica associabile al traumatismo che necessita nuove prospettive e nuovi setting. Non si tratta solo delle nuove generazioni, ma di un cambio radicale nel modo di intendere e vivere le funzioni genitoriali, la famiglia e la scuola.
Di fronte alla nuova clinica, serve un cambio di paradigma.
Il corso è aperto a psicologi, neuropsichiatri infantili, medici, logopedisti, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapisti occupazionali, educatori professionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, pedagogisti clinici, formatori professionali, educatori socio-culturali.
Il webinar ha una durata di 12 ore suddivise in 8 ore venerdì 4 febbraio e 4 ore sabato 5 febbraio.