Mano alla forma è una prova grafica di prassia costruttiva che indaga, in modo
preventivo, a partire dall’ultimo anno della scuola materna, l’insorgere di
possibili disturbi specifici dell’apprendimento, con particolare riferimento ai
disturbi di scrittura (disgrafia).
Pur
non essendo una prova di scrittura, lo strumento si basa sulle funzioni
motorio-visuo-spaziali che ne stanno alla base. La somministrazione del
test consente di valutare fluidità e continuità del gesto, ovvero i prerequisiti
motori e spaziali che saranno successivamente coinvolti nell’apprendimento
della scrittura.
Come si svolge la prova grafica?
Mano
alla forma è composto da una sola prova che viene somministrata e
conclusa in un’unica sessione. La prova si somministra in pochi minuti: circa
5-6 minuti comprensivi di presentazione, indicazioni ed esecuzione
(circa 3 minuti).
Lo
svolgimento prevede la copia su un foglio A4 di un modello composto da 19
forme grafiche disposte secondo precisi rapporti spaziali.
L’obiettivo
del soggetto esaminato è di mantenere precisi rapporti spaziali,
rispetto a tre categorie di spazio:
- Spazio topologico: vicinanza, lontananza, confine, aperto, chiuso, dentro e fuori
- Spazio proiettivo: dipende dal punto di vista dell’osservatore e comprende davanti,
dietro, sinistra, destra.
- Spazio euclideo: fa riferimento alla misura.
Quali sono i vantaggi della
brevità esecutiva della prova grafica?
In
soli 5-6 minuti, si ha la possibilità di valutare il soggetto e ricavare informazioni
differenziate attorno al gesto grafico.
La
brevità di esecuzione ha ricadute positive sulla valutazione di soggetti con:
- Difficoltà di attenzione, che si troverebbero in difficoltà di fronte a un test più lungo.
- Difficoltà di regolazione emotiva o di fatica esecutiva, perché
riduce l’affaticamento generale, in casi di paratonie all’arto superiore scrivente,
diffuse anche ad altre parti del corpo.