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Il progetto Mister Bone

Hanno imparato a nutrirsi bene grazie a Mister Bone
Oltre 200 studenti elementari di Firenze protagonisti dell’innovativo progetto pilota nazionale per prevenire l’osteoporosi fin da piccoli. I risultati?Eccellenti, ma ora occorre insistere

Imparare uno stile di vita sano fin da piccoli si può eccome. Lo dimostrano, freschi di stampa, i risultati dell’operazioneMister Bone™, il progetto pilota nazionale di educazione alimentare, legato alla prevenzione dell’osteoporosi, condotto in questi mesi a Firenze su un gruppo di 215 studenti elementari delle scuole Niccolini e Anna Frank dell’Istituto Comprensivo Ghiberti.

Ragazzini di 10-11 anni che fino allo scorso novembre bevevano poco latte, non mangiavano né frutta né formaggi e crescevano in deficit di calcio, vitamina D e vita all’aria aperta, eccoli oggi familiari non solo con l’attività fisica, ma anche con menù assai più appropriati per sviluppare uno scheletro robusto e equilibrato. La strada giusta, cominciando dall’età più verde, per assicurare gli anni a venire dal rischio della più diffusa tra le malattie delle ossa.
Con un bel contorno di bambini e insegnanti, questi primi risultati sono stati presentati oggi alla scuola Niccolini dalla preside Patrizia D’Incalci e dalla endocrinologa dell’Università di Firenze Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione FIRMO Raffaella Becagli, che ha ideato e supportato l’iniziativa anche sotto il profilo scientifico.
Con loro Giacomo Gensini, responsabile del progetto per la la divisione Organizzazioni Speciali di Giunti editore, che ha invece realizzato per la Fondazione Firmo il fumetto Mister Bone, piccolo e simpatico osso antropomorfizzato eletto a marchio, testimonial e protagonista dell’intera campagna.

Annunciata lo scorso settembre all’inizio dell’anno scolastico, iniziata a novembre e conclusasi in maggio, l’operazione Mister Bone ha attraversato varie fasi e usato una quantità di strumenti diversi. Specialisti dell’equipe della professoressa Brandi hanno intanto accertato le abitudini alimentari del campione (tutti studenti di 4° e 5° elementare), poi ne hanno monitorato i cambiamenti nel tempo.

Le variazioni, in non pochi casi assai sensibili, sono appunto frutto di un’educazione alimentare progressiva ottenuta attraverso lezioni in classe, facili opuscoli informativi, giochi, cruciverba, quiz divertenti tanto su carta, quanto su CD e sul sito www.misterbone.it: come sono fatte le ossa, che cos’è la vitamina D, perché è bene fare sport, quali i cibi da evitare e quelli da privilegiare.