Perché lo stress fa bene e come sfruttarlo al meglio
01 Maggio 2019La scienza del “mindset”, ovvero la forma mentis che adottiamo davanti a quanto la realtà ci impone, teorizza che il nostro mondo sia composto per il 20% dai fatti che ci accadono, e per un buon 80% da come ci poniamo di fronte a essi.
È così che, partendo dalla stessa esperienza, possiamo intraprendere un percorso che sfocerà in gioia o dolore, si tramuterà in crescita o paralisi, ci darà gratificazione oppure insoddisfazione.
Se impariamo a coltivare idee anche leggermente diverse da quelle abituali, saremo anche indotti a mettere in campo azioni differenti dalle solite. Probabilmente metteremo in atto comportamenti poco distanti da quelli precedenti, ma tante piccole differenze ripetute nel tempo produrranno un’enorme differenza nella persona che diventeremo a lungo termine.
Il libro di Kelly McGonigal ci accompagna alla scoperta di come lo stress possa trasformarsi nel nostro migliore alleato di sempre. Questa posizione sembrerà insostenibile soprattutto a coloro – maggior parte di noi – che hanno un rapporto conflittuale con le proprie sensazioni spiacevoli.
D'altronde, il modello proposto oggi dalla società prevede di “stare bene” sempre a qualsiasi costo, di tenere alla larga i vissuti più scomodi e ingombranti e di cercare cure capaci di mettere a tacere dolori e sofferenze.
Ma è davvero questa la strada che ci aiuterà a crescere? Oppure, imparare ad ascoltare quelle parti di noi che temiamo può essere la soluzione per resistere agli urti della vita, sfruttandoli a nostro vantaggio?
È questo il caso dello stress: se lo combattiamo e lo viviamo in maniera limitante e disfattista, esso finirà per ucciderci. Ma se comprendiamo che è il segno di una vita piena di significato, nella quale quel che facciamo ci sta a cuore, allora può diventare uno strumento per affrontare al meglio le prove che incontreremo sul nostro cammino.
Il lato positivo dello stress ci insegna che cambiare il modo di vedere lo stress è alla portata di tutti, a condizione che noi per primi siamo disposti ad attuare il cambiamento.
Occorrerà mettere in discussione i pregiudizi che questa parola evoca in noi, interrogarsi sui motivi per i quali ci sentiamo sotto pressione e imparare che è più utile “occuparsi di” piuttosto che “preoccuparsi di”.
Il percorso proposto da Kelly McGonigal, tra esercizi pratici e testi sostenute dalla ricerca scientifica, ci sprona a riscoprire uno dei poteri più forti (e purtroppo sottoutilizzati) dei quali la nostra mente è dotata: la capacità di attribuire significati diversi agli eventi che ci si presentano nella vita.
Il lettore, seguendo le indicazioni di questo libro, potrà sperimentare in prima persona che nel momento in cui modifichiamo il nostro pensiero su un determinato elemento, l’effetto che esso ha su di noi muterà improvvisamente.
Tra una vita noiosa e una vita stressante, preferisco indubbiamente la seconda. Dopo aver letto “Il lato positivo dello stress” credo concorderete con me.
Luca Mazzucchelli, Prefazione all'edizione italiana di K. McGonigal, Il lato positivo dello stress. Perché lo stress fa bene e come sfruttarlo al meglio, Giunti Psychometrics, 2018
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