Sindrome della capanna: cos'è e come affrontarla
Nelle ultime settimane sentiamo parlare sempre più spesso della Sindrome della capanna. Quali sono i sintomi e come si può combattere?
27 Maggio 2020Introduzione
Qualche settimana fa, alla vigilia della Fase 2 dell’emergenza Covid-19, in un clima di incertezza e precarietà, i presidenti della Sip (Società Italiana di Psichiatria) Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda hanno reso pubblica la previsione che a breve molte persone manifesteranno i sintomi della cosiddetta “Sindrome della capanna”.
Nel seguente articolo approfondiremo il quadro sintomatologico della Sindrome della capanna, con alcune specifiche sulla sua natura e sui rimedi consigliati per farvi fronte efficacemente.
1. Cos'è la Sindrome della capanna?
La Sindrome della capanna, detta anche Sindrome del prigioniero, costituisce una condizione psicologica che non trova particolare riscontro nella letteratura scientifica.
Essendo una sindrome, rappresenta una configurazione più o meno caratteristica di sintomi di malessere, che si presenterebbe quando, a seguito di un protratto periodo di distacco dalla realtà, arriva il momento di riprendere contatto con il mondo esterno.
2. Sindrome della capanna: sintomi tipici
La Sindrome della capanna si configura come uno stato di malessere, stress e ansia all'idea di uscire nuovamente di casa dopo un periodo protratto di isolamento e distanziamento sociale.
In tempo di Covid-19, la Sindrome della capanna assume dei particolari connotati per via dell’eccezionalità dell’evento e delle implicazioni che ha avuto - ed ha tuttora - nella vita delle persone.
La Sindrome della capanna può colpire coloro che hanno vissuto il Lockdown con insofferenza, così come chi è riuscito a cogliere il lato positivo del tempo che le restrizioni avevano messo a disposizione.
Tra i sintomi tipici della Sindrome della capanna troviamo:
Ansia
Tristezza, angoscia
Mancanza di energia e di entusiasmo
Diminuzione della motivazione
Senso di solitudine, percezione di essere senza speranza
Sentimento di non appartenenza alla società
Nella Sindrome della capanna possono quindi coesistere sintomi riconducibili a profili ansiosi e depressivi, nonché un senso di non appartenenza alla società esterna.
Pur trattandosi di una condizione di natura temporanea, la raccomandazione è quella di monitorare l’andamento dei sintomi in quanto, nel lungo periodo (circa tre settimane), possono incidere sulla salute psicologica trasformandosi in un disagio psicologico conclamato: depressione, ansia e attacchi di panico, insonnia e disturbi dell’adattamento.
Ovviamente, per persone che già soffrivano di una sintomatologia ansiosa, la prospettiva di uscire di casa in pieno Covid-19 può peggiorare i sintomi preesistenti.
3. La zona di comfort
Con l’avvento della pandemia, le persone si sono scontrate con un evento estremamente minaccioso, che ha imposto una riorganizzazione della quotidianità e dei ritmi di vita: nuove routine, lavoro in smart-working, isolamento sociale.
Nonostante le difficoltà delle restrizioni della fase 1, le persone si sono adattate nella consapevolezza che, rimanendo a casa, stavano contribuendo a fermare la diffusione del Covid-19.
La propria casa, con le sue superfici disinfettate, è diventata un rifugio, un involucro protettivo dall'incertezza e dal pericolo del mondo esterno e dall'invisibile minaccia del virus. Le circostanze insolite del Lockdown sono quindi diventate una nuova “normalità".
Quando le persone si abituano a una routine, si cullano in quella che è definita “zona di comfort”, che garantisce sicurezza e tranquillità. Uscire dalla propria zona di comfort comporta sensazioni di incertezza, ansia e senso di sopraffazione.
Questo è ciò che le persone hanno sperimentato all'inizio del Lockdown (Cabin fever) e che stanno sperimentando adesso, agli albori della nuova fase 2.
Secondo gli esperti, gli attuali sintomi della Sindrome della capanna sono specificamente associati alla paura di non essere in grado di (o di non volere) adattarsi ai vincoli della fase 2.
Infatti, con la fase 2 si dovranno stabilire nuove e diverse abitudini, al di fuori del perimetro di casa. Da una parte sarà possibile ripristinare alcune delle precedenti consuetudini lavorative e quotidiane, ma dall'altro lato vigerà il rispetto delle misure di sicurezza anti-contagio.
Il rientro in quella che è una convivenza forzata con il Covid-19, può dunque rappresentare una fonte di notevole stress e disagio.
4. Sindrome della capanna e Cabin fever
Contrariamente a quanto riportato sul web, la Sindrome della capanna non corrisponde alla Cabin fever. Rispetto alla Sindrome della capanna, la Cabin Fever rappresenta la condizione psicologica che ha connotato le prime settimane di Lockdown.
I sintomi della Cabin fever (letteralmente “febbre da cabina”) sono attribuibili al confinamento domestico e alla limitazione dei movimenti e sono:
Ansia e irrequietezza
Senso di irritabilità claustrofobica
Tristezza, angoscia, disperazione
Noia
Mancanza di energia e di entusiasmo
Difficoltà di concentrazione e riduzione della pazienza
Diminuzione della motivazione e insoddisfazione
Senso di solitudine
Letargia e difficoltà al momento del risveglio
Desiderio di cibo e cambiamenti nel peso
5. Sindrome della capanna e Agorafobia
L’Agorafobia è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla paura di trovarsi fuori casa (da soli, in un luogo affollato, in spazi aperti, al chiuso, oppure su un mezzo pubblico) e sentirsi male, per esempio sperimentando un attacco di panico.
L’ansia dell’Agorafobia deriva quindi dall'intensa paura di non riuscire a sfuggire a una situazione di disagio o ottenere assistenza alla comparsa di sintomi di panico.
Invece, nella Sindrome della capanna da Covid-19, il genere di ansia che vivono le persone è più simile a una forma di ansia generalizzata, ansia per la salute e/o ansia sociale. Per maggiori dettagli rimandiamo al nostro articolo dedicato ai Disturbi d'ansia.
In questi mesi infatti le persone sono state esposte a informazioni forti e minacciose sulla pandemia Covid-19, con notizie in tempo reale sui nuovi casi e sul numero di morti, resoconti sulle condizioni critiche del servizio sanitario nazionale e allerte sul fatto di poter essere portatori asintomatici del virus.
L'ansia di uscire di casa caratteristica della Sindrome della capanna deriva quindi dalla paura del virus, delle sue implicazioni per la salute e dei cambiamenti che la fase 2 comporta.
6. Sindrome della capanna: cosa fare, come uscirne e a chi rivolgersi
Per fronteggiare la Sindrome della capanna, è fondamentale rassicurarsi sul fatto che si tratta di una risposta normale alla situazione attuale. Esistono comunque delle strategie per riuscire ad affrontare le proprie paure.
La possibilità di aprirsi e parlare con qualcuno di come ci sentiamo è un modo per iniziare ad affrontare il problema, condividendo con gli altri i propri vissuti (è possibile che altre persone stiano vivendo lo stesso genere di apprensione), contribuendo ad alleviare la tensione e ridurre il proprio senso di solitudine.
È possibile esporsi, gradualmente, alla possibilità di affrontare la fase 2 riducendo l’accesso alle notizie sul Covid-19, in modo da attenuare il senso di allerta e agitazione connesso al virus e al contagio.
Si può iniziare uscendo per delle brevi commissioni, frequentando luoghi familiari e vicino casa. Anche le passeggiate all'aria aperta possono essere un utile supporto in quanto promuovono una sensazione di benessere nell'organismo.
Effettuare alcuni esercizi di respirazione può favorire il rilassamento psico-fisiologico e prevenire eventuali attacchi di ansia e di panico.
È importante riconoscere e affrontare le proprie paure. Ciononostante, se ansia, frustrazione, insonnia e irritabilità persistono nel tempo, è consigliabile ricercare l’aiuto di un professionista (psicologo, psicoterapeuta, medico di base).
Bibliografia
Roberta Senese, Sindrome della Capanna o del Prigioniero: che cos'è?, Pagine Mediche
Lauren Geall, Coronavirus and agoraphobia: worried about leaving the house after lockdown? You’re not alone, Stylist
Lauren Geall, Return anxiety: why lockdown easing is filling you with dread and how to handle it, Stylist
Fase 2 e Sindrome della Capanna, Psiconet
Kristen Rogers, Do I have 'cabin fever?' What it is, how to 'cure' it, CNN Health, marzo 2020
COVID-19, Loneliness, and Cabin Fever, Healthwise, aprile 2020
Francesca Biagioli, Sindrome della capanna (o del prigioniero): ecco perché potremmo non avere affatto voglia di uscire di casa e tornare alla nostra vita precedente, Greenme, maggio 2020
Massimiliano Lenzi, Coronavirus e la sindrome della capanna. La psicologa: molte persone non escono più, Il Tempo, maggio 2020
La sindrome della capanna e il non volere uscire di casa, Guidapsicologi, maggio 2020
Mariangela Cutrone, Che cos’è la sindrome della capanna, Il Giornale, maggio 2020
Sindrome della capanna: paura di uscire dalla quarantena, La mente è meravigliosa, maggio 2020
Luisiana Gaita, Coronavirus, dopo il lockdown la sindrome della capanna e quella paura di uscire, Il Fatto Quotidiano, maggio 2020
Ti consigliamo anche:
BHS - La scala di Beck per la misura del rischio di suicidio
STAXI-2 - La misura dell’esperienza, dell’espressione e del controllo della rabbia
BAI - Uno dei test sull'ansia più utilizzati
STAI - Lo strumento più utilizzato per la misura dell'ansia
RCMAS-2 - Lo strumento self-report per individuare e valutare l’ansia in età evolutiva
SCL-90-R - Il test rapido e completo per configurare i sintomi psicologici
CBA-2.0 - La batteria ad ampio spettro per la pratica clinico-terapeutica